Rivoluzione Fascista-Foglio d'ordini della Federazione senese dei Fasci di combattimento del 4 agosto 1940
Il Federale tra le camicie Nere del 297.o Battaglione Territoriale

Il Segretario Federale, accompagnato dal Comandante della 97.a Legione M.V.S.N. e dal Vice Segretario in emergenza del Fascio di Combattimento di Siena, ha visitato martedi' a Pistoia il 297.o Battaglione Territoriale Camicie Nere che sta prestando servizio in quella Provincia alle dipendenze del 9.o Reggimento Territoriale di cui e' Comandante il col. Adami, Console della M.V.S.N. e fieramente fascista della Vigilia.
Il Battaglione, formato completamente da militi senesi, e' mobilitato fin dal principio della guerra per il disimpegno di una complessa ed importante missione di sorveglianza e protezione di linee ferroviarie, gallerie e ponti, centrali elettriche, bacini idrici ed opifici industriali, meritando il maggiore elogio per lo spirito di sacrificio, la disciplina e l'attaccamento al dovere con cui assolve i suoi compiti.
Il Segretario Federale, ricevuto a Pistoia dall'infaticabile ed appassionato Comandante del Battaglione, Seniore Granai, ha visitato gli uffici del Comando intrattenendosi con gli ufficiali ed i militi, iteressandosi alle attivita' da ognuno disimpegnate ed al funzionamento dei servizi.
A Capostrada, ove trovasi un distaccamento di Camicie Nere, il Federale ha voluto pure portare il suo saluto e l'espressione del suo vivo compiacimento. Anche qui, ufficiali e militi hanno manifestato al gerarca la loro soddisfazione di vederlo in mezzo a loro.
Il Federale ha interrogato tutti, informandosi sulle loro eventuali necessita' e sulle condizioni delle loro famiglie, esprimendo poi al Comandante il suo disappunto per non potere recarsi - come era suo desiderio - a visitare tutti i distaccamenti disseminati lungo la ridente montagna pistoiese ma promettendo pero' di tornare, quanto prima, per una piu' completa visita.
Il Segretario Federale, che e' stato salutato anche dal Comandante della 94.a Legione M.V.S.N. Primo Seniore Pellegrini e dal Magg. Lombardi dei RR.CC. ha lsciato - prima di accomiatarsi - varie centinaia di pacchetti di sigarette da distribuirsi ai militi del Battaglione.
Il 297.o Battaglione, superando in brevissimo tempo notevoli difficolta' organizzative, logistiche e di dislocamento, disimpegna il suo servizio su un territorio di circa 150 chilometri quadrati. Oltre ai piccoli posti, i militi sono comandati in 56 distaccamenti, alcuni dei quali posti fino a 50 chilometri da Pistoia. Sono in tutto 500 uomini, con 17 ufficiali, quasi tuti con numerosa famiglia e reduci della Grande Guerra che oggi, con spirito altissimo, compiono interamente il loro dovere, lontani dalle loro case, malgrado la non piu' giovane eta', il pensiero delle proprie famiglie e dei propri interessi e malgrado anche gli inevitabili disagi che il servizio diurno e notturno comporta, specialmente in alcune localita'. Ed e' forse questa loro qualita' di vecchi soldati ormai consumati alle necessita' e alle esigenze della vita militare che li rende insensibili alla fatica quotidiana e che conserva loro, in ogni contingenza, un buon umore invidiabile.
Non di rado si tratta di montare di sentinella per molte ore consecutive, mentre l'ubicazione dei distaccamenti rende necessario sovente di compiere lunghe marcie giornaliere per recarsi ai posti di vigilanza o per montare di servizio nelle localita' ove e' comandato un servizio di sentinella.
Questo doveva essere detto perche' non si ingeneri da alcuno l'opera disciplinata ed ammirevole di queste Camicie Nere, fierissime di trovarsi ormai strettamente inserite nel glorioso Esercito Italiano. In ogni localita', in ogni servizio, esse hanno sempre fatto e fanno magnificamente il loro dovere, ma in questo momento esse stanno scrivendo una pagina ancora piu' bella, che ha un suo lato forse non sufficientemente illustrato: il cameratismo coi soldati. Ora si puo' vagliare esattamente fino a qual punto la Guardia della Rivoluzione sia Esercito, e come insieme non siano che il volto piu' audace e piu' perfetto della nostra volonta' di vittoria.