Rivoluzione Fascista - Organo della Federazione Provinciale Fascista Senese del 2 settembre 1929
Il Console Generale Guido Guidotti lascia il Comando dell'8.a Zona

Il Console Generale Guido Guidotti, lasciando il Comando dell'8.a Zona per assumere quello del XX.o Gruppo di Livorno, ha rivolto agli Ufficiali, Capisquadra e Militi il seguente messaggio di saluto:

Ufficiali! Capi Squadra! Camicie Nere!
S.E. il Capo del Governo e Comandante della Milizia ha disposto che col 31 di Agosto cessi di funzionare il Comando dell'VIII.a Zona, che ha avuto il vanto di essere stata l'organizzatore delle belle Legioni toscane e di aver chiamato a raccolta ai loro labari ben 2249 Ufficiali, 2260 Capi squadra e 32.353 Camicie nere.
Sono sicuro di interpretare l'animo di tutte le camicie nere toscane, inviando un saluto di gratitudine ai Luogotenenti Generali Alessi e Ceccherini, vostri primi comandanti, ed innalzando un reverente pensiero alla memoria del valoroso Console Generale Villoresi morto ora è poco più di un anno.
In seguito al medesimo ordine viene a sciogliersi anche il Comando della 93.a Legione Giglio Rosso, che fu all'avanguardia nella Marcia su Roma, mentre le balde sue coorti verranno a sommarsi alle sorelle delle Legioni Fiorentine "Francesco Ferrucci" e "Marzocco". E' il solo labaro della 93.a Legione che dovrà andare a far parte del Museo della Milizia. Al glorioso vessillo vada il nostro saluto romano.
Le rimanenti quadrate Legioni della Zona vengono divise in due Gruppi.
Il 19.o con le Legioni delle Provincie di Firenze, Arezzo, Pistoia e Siena.
Il 20.o con le Legioni delle Provincie di Grosseto, Livorno, Pisa, Lucca, Massa e Carrara, la coorte autonoma dell'isola d'Elba a cui viene ad aggiungersi la compatta legione della Spezia.
Il Comando del 19.o Gruppo è stato assegnato allo squadrista della vigilia, al creatore della "Marzocco" ed al suo amico Comandante, Console Generale Baldi Francesco, cui invio le mie felicitazioni per il giusto riconoscimento ed un affettuoso saluto.
Al Comando del 20.o Gruppo, che è il più potente ed importante della Nazione, il Comando Generale ha voluto proporre la mia persona. Io confido che dinnanzi a quel Tirreno che ha spinto i nostri avi alle più ardue imprese, e col mormorio e col perpetuo suo moto ci rammenta che per noi Italiani non verrà mai l'ora del supino riposo, troverò lena per dare tutta la mia anima, tutta la mia mente, tutta la mia attività per rendere ancor più guerresche le Legioni che restano ai miei ordini.
Nel momento in cui disciolgo il Comando dell'VIII.a Zona ed assumo quello del 20.o Gruppo Legioni sento il dovere di dare il benvenuto al Comandante, agli Ufficiali ed alle Camicie Nere della Legione di Spezia e di rivolgere un encomio a tutti i comandanti le dodici Legioni toscane, della Coorte elbana, della Difesa Aerea e delle Coorti Universitarie per il modo con cui hanno cooperato all'azione del mio Comando, e così pure agli Ufficiali del Comando di Zona che senza guardare all'orario o al disagio mi sono stati di tanto aiuto.
Uno speciale ringraziamento ed encomio rivolgo al mio fedele Capo di Stato Maggiore Console Conticelli per il modo intelligente ed affezionato con cui mi ha coadiuvato nell'aspro mio compito.

Ufficiali! Capi Squadra! Camicie Nere!

Se al mio passivo potete ascrivere una eccessiva rigidezza, sono sicuro che voi riconoscerete anche che ho sempre agito obbiettivamente ed imparzialmente, tutto ordinando e tutto protendendo per il perfezionamento di questa Milizia, vera aristocrazia, che io amo come la mia Famiglia, come la mia Patria, confondendole quasi con queste.

A NOI!