Allegato B - REGIO DECRETO N. 832 DELL'8 MARZO 1923

I. USO DELL'UNIFORME

ART. 1.
L'UNIFORME, CHE CONTRADDISTINGUE IL CITTADINO CHE HA L'ONORE DI APPARTENERE ALLA MILIZIA VOLONTARIA PER LA SICUREZZA NAZIONALE DEVE FORMARE L'ORGOGLIO DI CHI HA IL DIRITTO DI VESTIRLA. IL MILITE DEVE PERCIO' FARLA RISPETTARE E DEVE DARE AD ESSA TUTTE LE CURE NECESSARIE PERCHE' SIA MANTENUTA DECOROSA, PULITA ED ANCHE ELEGANTE.

ART. 2.
L'UNIFORME PUO' ESSERE PORTATA ESCLUSIVAMENTE IN SERVIZIO, NELLE ISTRUZIONI, ESERCITAZIONI, PARATE E FUNERALI. I SIGNORI UFFICIALI DELLA MILIZIA HANNO FACOLTÀ DI INDOSSARLA ANCHE PER ASSISTERE A SPECIALI FUNZIONI DI CARATTERE UFFICIALE O PRIVATO PREVIA XXX ED OTTENUTA DAL PROPRIO COMANDANTE DI LEGIONE. GLI UFFICIALI GENERALI E CONSOLI POSSONO VESTIRE SEMPRE L'UNIFORME, QUANDO LO RAVVISINO CONVENIENTE.

ART. 3.
L'UNIFORME DEVE ESSERE DELLA FOGGIA PRESCRITTA DAL SEGUENTE CAPITOLO III RIGUARDANTE LA DIVISA.


II. VARIE SPECIE DI UNIFORME

ART. 4.
A) ORDINARIA;
B) GRANDE UNIFORME.

ART. 5.
L'UNIFORME ORDINARIA È QUELLA CHE SI PORTA IN TUTTI I SERVIZI ISTRUZIONI, ESERCITAZIONI ECC., E NELLE ORE DI LIBERTÀ QUANDO UN REPARTO E' CHIAMATO ALLE ARMI.
ESSA CONSISTE:
PER GLI UFFICIALI: CAPPELLO O FEZ (ELMETTO NEI SERVIZI ARMATI DI O. P.) - GIUBBA - PANTALONI CON FASCIE, GAMBALI O STIVALI - CINTURONE E PISTOLA - GUANTI COLOR MARRONE. SOTTO LA GIUBBA SI VESTE SEMPRE LA CAMICIA NERA CON FASCIA NERA ALLA VITA. D'ESTATE, IN SERVIZIO, NON SI PORTERA' LA GIUBBA, L'UFFICIALE PUO' ANCHE NON INDOSSARLA FUORI SERVIZIO. D'INVERNO L'UFFICIALE PUÒ FARE USO DEL CAPPOTTO O DELLA MANTELLINA PRESCRITTA PER IL R. ESERCITO. GLI UFFICIALI GENERALI E SUPERIORI POSSONO ANCHE INDOSSARE LO SPENCER. TUTTI GLI UFFICIALI POSSONO FARE USO DELL'IMPERMEABILE.
PER LA TRUPPA: FEZ (ELMETTO NEI SERVIZI ARMATI DI ORDINE PUBBLICO) - GIUBBA - PANTALONI CON FASCIE. NEI SERVIZI DI QUALCHE DURATA O CHE RICHIEDANO LA NECESSITÀ DI TRASFERIMENTI, IL MILITARE HA ANCHE IL TASCAPANE, LA BORRACCIA E, OCCORRENDO, LA GAVETTA. SOTTO LA GIUBBA SI VESTE SEMPRE LA CAMICIA NERA. D'ESTATE NON SI PORTA LA GIUBBA. D'INVERNO, OVE SE NE SENTA LA NECESSITA', IL MILITE RICEVE ANCHE LA MANTELLINA.

ART. 6.
LA GRANDE UNIFORME E' PORTATA:
NELLE RIVISTE E PARATE; NEI FUNERALI AI QUALI INTERVENGANO TRUPPE O RAPPRESENTANZE DEL R. ESERCITO O DELLA MILIZIA; NELLE SOLENNITA' E IN TUTTE LE FUNZIONI DI CARATTERE UFFICIALE PER LE QUALI VENGA STABILITA LA GRANDE UNIFORME PER IL R. ESERCITO; IL GIORNO 21 APRILE CON LA GRANDE UNIFORME GLI UFFICIALI PORTANO LE DECORAZIONI SULLA GIUBBA O SULLA CAMICIA E LA SCIARPA, DISPOSTA DALLA SPALLA DESTRA AL FIANCO SINISTRO, E SOSTITUISCONO I GUANTI COLOR MARRONE COI BIANCHI. SE LA TRUPPA RIUNITA IN ARMI PORTA L'ELMETTO, GLI UFFICIALI CHE LA COMANDANO PORTANO ANCHE L'ELMETTO. LA GRANDE UNIFORME DELLA TRUPPA SI DIFFERENZIA DA QUELLA ORDINARIA SOLO PER LE DECORAZIONI CHE VENGONO PORTATE SULLA GIUBBA E SULLA CAMICIA. QUANDO VENGA ORDINATO, NELLE PARATE IL FEZ PUO' ESSERE SOSTITUITO DALL'ELMETTO.


III. DELLA DIVISA

ART. 7.
CAPPELLO DEGLI UFFICIALI - E' DI FOGGIA UGUALE A QUELLA PRESCRITTA PER LE TRUPPE DA MONTAGNA DEL R. ESERCITO; MA NON HA NE' NAPPINA, NE' PENNA E LE GUARNIZIONI SONO IN NASTRO NERO, ANZICHE' IN GRIGIO VERDE.
FEZ. - E' QUELLO NERO DA ARDITI. LO SI PORTA DRITTO SUL CAPO CON SPACCATURA AL CENTRO.
GIUBBA. - E' DELLA FOGGIA STABILITA PER I BERSAGLIERI CICLISTI ED ARDITI DELL'ESERCITO E SI PORTA APERTA NELLA PARTE SUPERIORE. E' GUARNITA DI FIAMME DI PANNO NERO SUL BAVERO.
PANTALONI. - SONO DELLA FOGGIA STABILITA PER LE TRUPPE DA MONTAGNA O PER BERSAGLIERI CICLISTI. TRANSITORIAMENTE POSSONO ESSERE ADOTTATI PANTALONI DA FANTERIA.
FASCIE O GAMBALI. - SONO QUELLI STABILITI PER L'ESERCITO. DI MASSIMA SI PORTANO LE FASCIE; GLI UFFICIALI POSSONO FAR USO DEI GAMBALI ED I CONSOLI ED UFFICIALI GENERALI ANCHE DEGLI STIVALI.
CAMICIA, CINTURA E CRAVATTA NERA. - COME È STABILITO DAL N. 5, SOTTO LA GIUBBA IL MILITE VESTE SEMPRE LA CAMICIA NERA, LA QUALE DEVE AVERE IL COLLETTO ROVESCIATO. SOTTO IL COLLETTO SI PORTA LA CRAVATTA. LA CINTURA SI METTE AVVOLTA ATTORNO ALLA VITA. QUANDO SI VESTE LA GIUBBA LA CINTURA PUO' ESSERE OMESSA. GLI OGGETTI DI DIVISA ORA SPECIFICATI SONO EGUALI PER GLI UFFICIALI E PER LA TRUPPA. LA SCELTA DELLA STOFFA E' LASCIATA A COLORO CHE INTENDONO FARSI LA DIVISA PER CONTO PROPRIO, PURCHE' ESSA SIA DEL PRESCRITTO COLORE GRIGIO-VERDE PER GIUBBA, PANTALONI E FASCIE, E NERA PER LA CAMICIA.
CALZATURA. - E' DI CUOIO NERO. I MILITARI CHE NE AVESSERO ASSOLUTO BISOGNO SARANNO FORNITI DI UN PAIO DI STIVALETTI DA FANTERIA.
CINTURONE PER GLI UFFICIALI. - E' EGUALE A QUELLO STABILITO PER L'ESERCITO. LO SI PORTA SOPRA LA GIUBBA, O SOPRA LA CAMICIA NERA A SECONDA DELLA UNIFORME CHE SI VESTE.
MANTELLINA - CAPPOTTO - SPENCER - IMPERMEABILE, - SONO DELLA FOGGIA E COLORE STABILITI PER L'ESERCITO, L'UFFICIALE PUO' FARE USO DELLA MANTELLINA DA TRUPPA.


IV. FREGI E DISTINTIVI

ART. 8.
TUTTI GLI APPARTENENTI ALLA MILIZIA NAZIONALE PORTANO SUL BAVERO DELLA GIUBBA E DELLA CAMICIA NERA IL FASCIO LITTORIO IN METALLO GIALLO.

ART. 9.
FREGI DA COPRICAPO:
UFFICIALI GENERALI: AQUILA ROMANA CON FASCIO LITTORIO FRA GLI ARTIGLI RICAMATI IN ORO, SUL DAVANTI DEL CAPPELLO O FEZ.
UFFICIALI SUPERIORI ED INFERIORI: FASCIO LITTORIO SUL DAVANTI DEL CAPPELLO O FEZ, E NUMERO DELLA LEGIONE SOTTO IL FASCIO, RICAMATI IN ORO.
TRUPPA: FASCIO LITTORIO IN METALLO GIALLO E NUMERO (IN CIFRE ARABICHE) DELLA LEGIONE, IN ROSSO, TESSUTO SU PANNO NERO.

ART. 10.
DISTINTIVO DI REPARTO - GLI UFFICIALI E LA TRUPPA PORTANO SUL COPRICAPO - COME E' DETTO AL N. 8 - IL NUMERO DELLA LEGIONE ALLA QUALE APPARTENGONO IN CIFRA ARABA. SULLE SPALLINE DELLA GIUBBA: IL NUMERO DELLA CORTE IN CIFRE ROMANE, TESSUTO IN BIANCO SU PANNO NERO.

ART. 11.
DISTINTIVI DI GRADO - SONO PER TUTTI APPLICATI SULLA PARTE ANTERIORE DELLA MANOPOLA DELLA GIUBBA O DELLA CAMICIA NERA - ORIZZONTALMENTE FINO AL GRADO DI SENIORE; VERTICALMENTE PER I CONSOLI E GLI UFFICIALI GENERALI. ESSI CONSISTONO PER IL:
CAPO SQUADRA: UN GALLONCINO DI ARGENTO ALTO MM. 5, LUNGO CM. 12.
CAPO MANIPOLO: DUE GALLONCINI D'ORO ALTI MM. 5 E LUNGHI CM. 12, DISPOSTI PARALLELAMENTE ALLA DISTANZA DI MM. 5 L'UNO DALL'ALTRO.
CENTURIONE: TRE GALLONCINI D'ORO C. S.
SENIORE: UN GALLONCINO D'ORO ALTO CM. 2 E UN GALLONCINO D'ORO ALTO MM. 5, IL SECONDO SOVRAPPOSTO AL PRIMO ALLA DISTANZA DI MM. 5, LUNGHEZZA CM. 12.
CONSOLE: FASCIO LITTORIO RICAMATO IN ORO IN CAMPO ROSSO SORMONTATO DA UNA STELLA D'ORO. L'INTERO DISTINTIVO CONTENUTO IN UN RETTANGOLO CIRCONDATO DA TRECCIOLA IN ORO. IL RETTANGOLO E' DI CM. 3 X 7.
CONSOLE GENERALE: AQUILA ROMANA D'ORO CON SOTTOPOSTOVI TRAVERSALMENTE IL FASCIO LITTORIO E SORMONTATA DA UNA STELLETTA D'ORO. IL TUTTO RICAMATO SU UN RETTANGOLO DI TESSUTO D'ARGENTO, DI CENTIMETRI 3,50 X 7,50, CONTORNATO DA TRECCIOLA D'ORO
ISPETTORE GENERALE: C. S. CON DUE STELLETTE
COMANDANTE GENERALE: C. S. CON TRE STELLETTE.
SUL LATO SINISTRO DEL CAPPELLO I DECURIONI E I CENTURIONI PORTANO GLI EGUALI DISTINTIVI CHE HANNO SULLA GIUBBA, MESSI AD ANGOLO COME E' PRESCRITTO PER LE TRUPPE DA MONTAGNA DEL R. ESERCITO. I SENIORI PORTANO UN GALLONE D'ORO ALTO CM. 2 MESSO AD ANGOLO COME SOPRA E, DENTRO DETTO ANGOLO, UNA STELLA RICAMATA IN ORO. I CONSOLI PORTANO LO STESSO GALLONE DEI SENIORI E TRE STELLE RICAMATE IN ORO DISPOSTE A TRIANGOLO CON LA BASE SUL NASTRO DEL CAPPELLO. STELLE E GALLONE HANNO UN BORDO DI PANNO ROSSO DI MM. 2. GLI UFFICIALI GENERALI PORTANO UNA TRECCIOLA D'ORO ALTA MM. 17, ATTORNO AL CAPPELLO LUNGO LA BASE DELNASTRO, A GUISA DI SOGGOLO, E RISPETTIVAMENTE PER I CONSOLI GENERALI, ISPETTORI GENERALI E COMANDANTI GENERALI UNA - DUE - TRE STELLETTE IN ORO SU STRISCIA DI TESSUTO D'ARGENTO, ALTA CENTIMETRI 3 1/2 E LUNGA CENTIMETRI 12, MESSA IN SENSO TRASVERSALE DALL'AVANTI ALL'INDIETRO, E DAL BASSO IN ALTO. I "CAPORALI ONORARI" PORTANO SULLA MANICA SINISTRA DELLA GIUBBA O DELLA CAMICIA, AL DI SOPRA DEL GOMITO, IL CORRISPONDENTE DISTINTIVO DI GRADO IN USO NELL'ESERCITO MA RICAMATO IN SETA ROSSA, O DENTRO L'ANGOLO IL FASCIO LITTORIO RICAMATO IN ORO. LO STESSO DISTINTIVO SUL COPRICAPO CHE PUÒ ESSERE IL FEZ O IL CAPPELLO ALPINO SUL QUALE VA AGGIUNTA L'AQUILA ROMANA COME PER GLI UFFICIALI GENERALI E UN CORDONE IN TESSUTO DI SETA ROSSA.

ART. 12.
NASTRINI PER DECORAZIONI: SI PORTANO SUL LATO SINISTRO DELLA GIUBBA E DELLA CAMICIA NERA CON LE STESSE NORME STABILITE PER GLI UFFICIALI DEL R. ESERCITO. SONO D'OBBLIGO SOLO I NASTRINI RIFERENTISI A RICOMPENSE AL VALORE E CAMPAGNE DI GUERRA.

ART. 13.
DISTINTIVO DI PROMOZIONE PER MERITO DI GUERRA: CONSISTE NELL'EGUALE DISTINTIVO PRESCRITTO PER IL R. ESERCITO, MA DI META' DIMENSIONI. SI PORTA SOPRA I NASTRINI DELLE DECORAZIONI.

ART. 14.
DISTINTIVI DI FERITE E MUTILAZIONI: SONO QUELLI PRESCRITTI PER L'ESERCITO E SI PORTANO NELLO STESSO MODO. I MILITI CHE ABBIANO RIPORTATE FERITE IN AZIONI FASCISTE POSSONO PORTARNE IL DISTINTIVO CONSISTENTE IN UN FILETTO DI TESSUTO ROSSO, CON LE STESSE MODALITA' DEL DISTINTIVO PER LE FERITE DI GUERRA.

ART. 15.
DISTINTIVI PER CAPI DI S. M. - AIUTANTI DI CAMPO - AIUTANTI MAGGIORI - UFFICIALI ADDETTI AL COMANDO GENERALE AGLI ISPETTORATI DI ZONA E AI COMANDANTI DI LEGIONE: I CAPI DI S. M. PORTANO UN'AQUILA ROMANA RICAMATA IN ORO SULLE MANICHE DELLA GIUBBA O CAMICIA AL DISOPRA DEL GOMITO. GLI UFFICIALI ADDETTI AL COMANDO GENERALE: UNA STELLA D'ORO SULLE MANICHE C. S. GLI AIUTANTI DI CAMPO, GLI UFFICIALI ADDETTI AGLI ISPETTORATI DI ZONA E AI COMANDI DI GRUPPO DI LEGIONE: UNA STELLA D'ARGENTO C. S. GLI AIUTANTI MAGGIORI: UN FILETTO D'ORO SULLA PARTE ANTERIORE DEL BAVERO DELLA GIUBBA O DEL COLLETTO DELLA CAMICIA, COME E' PRESCRITTO PER IL R. ESERCITO.

ART. 16.
DISTINTIVI SPECIALI: SULLA MANICA SINISTRA DELLA GIUBBA, SOPRA IL GOMITO, SARANNO PORTATI I DISTINTIVI SPECIALI DI: TROMBETTIERE, MITRAGLIERE, CICLISTA, ECC. IN USO NELL'ESERCITO.

ART. 17.
SEGNO DI LUTTO: COME PER L'ESERCITO.


VISTO, D'ORDINE DI SUA MAESTA' IL RE;
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI MUSSOLINI.