Considerazioni sulla composizione del II/L della Legione SS italiana

Dall'analisi della composizione del plotone dell'Ustuf. Filippani-Ronconi (il III Zug della 1. Kp.) si possono trarre interessanti informazioni.
Il plotone fucilieri era diviso in 3 squadre di 9 uomini l'una, comandate da un Uscha. o Scharf. coadiuvato da un Rttf. o Strm.; questi graduati provenivano esclusivamente dal 97° Btg. della M.V.S.N., come si può dedurre dal luogo di nascita, Siena e dintorni, territorio di reclutamento di tale battaglione della Milizia.
Ciò sta senz'altro a significare come, nonostante le disparate origini della truppa, si tendesse a cercare di dare il più possibile un' "anima" al reparto, trasferendovi in blocco, o quasi, i quadri del 97° Btg. M.V.S.N., sperimentati da oltre due anni di dura guerra antipartigiana in Croazia, Bosnia e Dalmazia; non bisogna poi dimenticare che lo stesso degli Oddi era stato il comandante di tale unità e, conoscendo così senz'altro profondamente i suoi uomini, aveva sicuramentepensato di mettere a frutto le comuni vicende belliche e le comuni esperienze utilizzandoli per formare iquadri del nuovo reparto.
Il resto della truppa proveniva principalmente da Napoli e zone limitrofe, da Toscana e Liguria, dalla provincia dì Modena e da Milano; in particolare i provenienti da Modena e Milano appartenevano tutti alle classi più giovani, 1923 e 24 (uno, Oreste Ciavarella di Milano, caduto il 14/4 e proposto per la E.K. II Kl., era addirittura della classe 1927), cosa che fa pensare a un loro recente arruolamento nelle file della Milizia Armata. L'estrazione sociale non era particolarmente elevata: su 26 nominativi di cui è riportata la professione si trova un solo studente, due impiegati e due commercianti, gli altri erano per la maggior parte operai e agricoltori.


Fonti:

Sergio Corbatti - Marco Nava: SENTIRE PENSARE VOLERE. La storia della Legione SS Italiane. Milano, 2001, pag. 130.