Gli avvenimenti nei dintorni di Spalato nell'ottobre 1943 nel ricordo di un ufficiale della divisione Bergamo



Livno 10/11/1943.
Interrogatorio dei 5 fanti fuggiti ai cetnici; vengono da Spalato e da Sebenico: quelli di Spalato del 26 ftr. raccontano che tutto il loro battaglione aveva dato le armi ai partigiani; partiti due convogli, il gen. Becuzzi con il secondo; il 27 arrivano i tedeschi che li avviano a piedi a Knin e oltre.

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Quelli da Sebenico raccontano che i partigiani erano entrati in città il 9 settembre d'accordo con i comandi italiani; non si consegnano le armi. Il 10 arrivano i tedeschi, con l'ordine di non sparare.
Il giorno 11 il generale Grimaldi fa propaganda per andare a fianco dei tedeschi: chi non è con loro è contro, pochi ufficiali e nessun soldato accetta. Il 12 vengono disarmati e rinchiusi alla Dalmatienne, poi marcia Sebenico-Dernis, poi treno a Knin. Campo di concentramento, un etto di pane, duro lavoro, sveglia di notte e bastonate.
A Knin arriva un btg. di camicie nere (il 97°?), da Klernis: il seniore fa adunata, propaganda: il re ci ha tradito, bisogna andare coi tedeschi: mantenere fede alla parola data!
Anche il capitano Brandolin (del 26 ftr.) fa propaganda coi tedeschi; questi presentano ogni giorno i moduli per il giuramento; un centinaio soltanto accetta perchè i tedeschi hanno promesso di mandarli in Italia (le solite promesse tedesche), le camicie nere disprezzano e maltrattano i nostri. Il Seniore sputa in faccia e schiaffeggia dei fanti che, indrappellati dai tedeschi, non hanno salutato il gagliardetto.



Fonti:

A. Parmeggiani, "Soldati italiani nei Balcani (1943-1945). Diario di guerra", pagg. 130-131.